lunedì 13 gennaio 2014

I giocatori sotto la doccia


Fischio finale allo stadio San Paolo, i giocatori abbandonano il terreno di gioco per dedicarsi all'abituale doccia del post gara.
Negli spogliatoi apprendono però la notizia della rottura della caldaia che impedisce l'uscita dell'acqua calda. Per i giocatori del Napoli si tratta di una vera e propria doccia fredda.
Fortunatamente, però, il guasto è presto riparato e gli uomini di Benitez possono finalmente concedersi una meritata doccia con ognuno le sue abitudini e i suoi rituali.
Innanzitutto nello spogliatoio azzurro è assolutamente vietato lavarsi con Vidal, non è per cattiveria ma con certi bagnoschiuma bianconeri nessuno ci vuole avere a che fare.
Zuniga è il primo ad infilarsi sotto la doccia ed invaso dal getto d'acqua si nota che per invidiabili doti fisiche non si bagna i piedi. Complimenti al colombiano!
Mertens nell'attesa che venga il suo turno avvia un'insistente e costante manipolazione delle parti basse. D'altronde il belga ha dimostrato in questi anni di avere un ottimo tocco di palla con un possesso spesso prolungato.
Prodotti da bagno specifici sono a disposizione per ogni giocatore in base alle proprie esigenze. Ghoulam ad esempio usa un bagnoschiuma agli estratti di kebab, Kulibaly predilige una crema corpo al cioccolato fondente, mentre Hamsik ricorre a uno shampoo al viagra per dare erezione alla sua cresta.
Inler si presenta nello spogliatoio travestito da leone come in occasione della sua presentazione. Lo stupore è generale e solo poco dopo si comprendono le sue reali intenzioni: vuole farsi lo shampoo con la maschera.
In un altro box doccia c'è Jorginho che tenta di lavarsi dietro la schiena ma non vi riesce. I tentativi di arrivare con la spugna a pulirsi il dorso si susseguono vani, fino a quando, rassegnato, ci rinuncia e getta la spugna. Ovviamente essendoci Zuniga nei pressi nessuno si abbassa per raccoglierla. D'altra parte si sa che fidarsi è bene, non chinarsi è meglio...
Gonzalo Higuain in un angolo fa la parte indifferente e quando si accorge di non essere visto da nessuno si rilassa sotto l'acqua calda, lasciandosi andare ad una lunga e liberatoria pipì. C'è da dire che l'incontinenza del bomber argentino è ormai nota in tutto il mondo; ed è proprio da qui che nasce il suo celebre soprannome: “il pipita”.
Zapata, appena entrato in doccia, si accorge di aver dimenticato nel borsone le sue cose, allora decide di chiedere ausilio ad uno dei compagni: “Gokhan, mi passeresti il bagnoschiuma?”
Ma dico io, con una squadra intera proprio ad Inler vai a chiedere di passarti quello che ti serve?
Come al solito il passaggio dello svizzero è impreciso ed invece di passargli il bagnoschiuma gli passa la schiuma da barba. Zapata se la cosparge per il corpo ed è presto ricoperto da un'enorme nuvola di schiuma. Era bianco fuori e nero dentro. A guardarlo bene sembrava un confetto a cioccolato.
Gli ultimi a lavarsi sono Insigne e Gargano. Per evidenti motivi di statura non riescono però ad arrivare all'altezza del piatto doccia. E così ci deve pensare Maggio a fargli il bagnetto nella vaschetta del fasciatoio con dentro le palline di gomma e la paperella galleggiante.
E con questo è tutto. Dallo spogliatoio dello stadio San Paolo si chiudono i rubinetti. Buona doccia a tutti.

Diodato De Martino

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