mercoledì 28 maggio 2014

Il meglio della stagione raccontato da Comicalcio - Parte 2

Napoli-Juventus: La Vecchia Signora è morta!
La Juventus per uscire pulita da Calciopoli ha preso Vidal, ma non è che sia riuscita perfettamente a lavarsi di tutte le illegalità commesse.
Ma la Juve in scena al San Paolo è una Juve diversa, che si è redenta e ora segue la strada della legalità. Difatti, doping aver preso due gol, Marchisio nel finale ruba il pallone a centrocampo e prova ad affrodare sulla fascia. Riceve la palla al piede Vidal che con una finta raggira un avversario e si truffa in area tentando di estorcere all'arbitro un calcio di rigore. Mi sa che purtroppo non cambieranno mai...

Il Parmigiano è indigesto per il Napoli
Il Parma nel finale ha protestato per un fallo non concesso dall'arbitro. E' stato Fernandez ad aver toccato Gobbi, ma il difensore si è discolpato dicendo che l'ha fatto solo per buon augurio.
Nei minuti di recupero, quando si attendeva l'assalto del Napoli, è stata la squadra di casa a chiudere la partita in avanti. Infatti al minuto 94, S'imbuca Molinaro, ubriaca di finte gli avversari e lascia l'amaro in bocca a tutti i napoletani.


La Lazio paga dazio con una Triplipita d'oro
La Lazio di scena al San Paolo non può che rievocare nella mente dei tifosi la sfida della scorsa stagione dove gli azzurri vinsero con una tripletta di Cavani. Da allora molte cose sono cambiate. Se infatti in quella partita in campo c'era Cavani che è il passato, oggi in campo c'era Cavanda che invece è il gerundio.
Purtroppo non è potuto essere della sfida il giovane talento della Lazio Keita. Ufficialmente per una distorsione al ginocchio, ma in realtà pare che l'attaccante sia dovuto ritornare in Senegal per sbrigare una pratica burocratica nel suo comune di nascita. L'accidentale smarrimento di alcuni documenti ha infatti obbligato Keita a recarsi in patria per comunicare all'ufficio anagrafe quali suoi parenti fossero ancora viventi e quali invece fossero trapassati. Il giovane attaccante ha dovuto così distinguere i Keita vivi dai Keita morti.

Al Friuli il Napoli parte martello ma gli finisce incUdine
Il Napoli parte bene e Guidolin vede la sua squadra subire l'iniziativa degli ospiti. Così prova a scuotere i suoi. Il primo rimbrotto è per Gabriel Silva: “Gabriel ti ho detto di renderti protagonista! Prova a fare qualche magia, nell'uno contro uno fai scomparire il pallone all'avversario” “Mister ma io chiamo Silva, mica mi chiamo Silvan” è stata la risposta piccata del giocatore dal campo.

La Coppa, la Fiorentina e 3 castagne di Montella. Buon appetito Napoli!
Il Napoli ha preparato meticolosamente questa finale. Gli azzurri si sono allenati anche nei giorni festivi. In particolare, Benitez ha deciso di effettuare il cronometraggio dei test di velocità dei giocatori proprio nel giorno della festa dei lavoratori dove è arrivato terzo Mertens, secondo Callejon e primo Maggio.
Eppure il tecnico viola ci teneva proprio a vincere questo trofeo. Alla vigilia aveva infatti avvertito tutti che la sua squadra avrebbe venduto cara la pelle, dichiarando: “Dalla fronte dei miei giocatori non dovrà scendere il sudore ma il sangue”.
Il Napoli in pratica si è trovato di fronte una Fiorentina al sangue ed in tre bocconi se l'è ghiottamente mangiata.

Che vittoria sulla Doria
Risultato roboante a favore degli azzurri che si impongono con un colossale 5-2. Tra i marcatori ritorna a segnare dopo un lunghissimo digiuno Marek Hamsik che negli ultimi sei mesi non riusciva a segnare più neppure gli appuntamenti sull'agenda.
Il gol che però ha suscitato più emozione è di sicuro quello di Callejon che ha dedicato la marcatura alla figlia neonata. La figlia di Callejon è infatti nata a Napoli e si chiama India. Gli amici e i parenti già la chiamano Indianapolis.

Il Napoli saluta il campionato con la manita
Per l'ultima giornata di campionato il San Paolo è tutto esaurito. I tifosi azzurri infatti a causa delle porte chiuse non hanno potuto assistere all'incontro e per questo stanno tutti esauriti.
Per fortuna le gradinate del San Paolo hanno ospitato ben diecimila bambini che hanno riempito gran parte dei distinti. L'iniziativa, seppur lodevole, ha creato qualche problema all'ingresso delle squadre in campo dove uno steward ha fermato Insigne rimproverandolo: “E come sei sceso fino a qua? Ritorna immediatamente al tuo posto sugli spalti se no chiamo la maestra e ti faccio sculacciare!”


Diodato De Martino