domenica 28 settembre 2014

Il Napoli vince e si toglie qualche “Sassuolino” dalla scarpa

Mentre gli azzurri sono scesi in campo al Mapei Stadium di Reggio Emilia per il lunch match della quinta giornata di campionato contro il Sassuolo, a Napoli si è dilagato il panico totale a causa dell'allerta sismica diffusa da radio, tv e giornali. Le principali testate giornalistiche hanno infatti titolato: “Napoli, è arrivato il momento della scossa!”
In effetti, dopo un avvio di stagione avaro di vittorie serviva un sussulto che scuotesse la squadra, tanto che il presidente De Laurentiis in settimana aveva paventato anche l'idea del cambio della guida tecnica. Il problema però è stato che dopo i rifiuti di Mancini, Spalletti, Guidolin, Bruno Pesaola, Azeglio Vicini, Oronzo Canà e la buonanima di Vujadin Boškov era rimasto arruolabile solo il tecnico Mario Somma. De Laurentiis e Bigon ci hanno pensato attentamente ma alla fine sono giunti all'algebrica conclusione che come allenatore Somma non fa la differenza...
Benitez è così rimasto sulla panchina partenopea e ha chiesto all'ambiente tanta serenità per poter ritornare a vincere. In tal senso, De Laurentiis si è subito attivato per accontentare il tecnico. Difatti, per riportare a Napoli un clima sereno pare che stia per ingaggiare il colonnello Giugliacci.
Obiettivamente c'è da dire che al di là della serenità ambientale occorrerebbe risolvere alcune ataviche lacune tecniche che il Napoli beniteziano ha palesato soprattutto in difesa. Il tecnico spagnolo ha promesso un duro e mirato lavoro ed in settimana ha intavolato un fitto colloquio col suo secondo per riflettere su come risolvere il problema. Benitez si è così rivolto a Pecchia dicendo: “Fabio, il nostro è un problema di stimoli e per risolverlo ieri ho rivisto tutte le partite del Napoli di questo inizio di stagione”
E Pecchia: “Mister, io invece mi sono trovato bene con l'Activia. Ha gli stessi effetti, gliela consiglio...”
Dopo i tanti errori individuali di alcuni giocatori del Napoli, l'allenatore ha comunque voluto rinnovare la fiducia nei confronti dei suoi uomini. Ad esempio nonostante i ripetuti errori difensivi di Maggio, Benitez è stato oltremodo paziente e ha deciso di passarci sopra... con un trattore agricolo da 200 cavalli a trazione motrice! Il difensore non è stato infatti della partita ed è ora ricoverato in prognosi riservata al Cardarelli per lesioni multiple, fratture scomposte e ferite da arma contundente.
E così, in un clima di grande armonia, il Napoli è sceso in campo al Mapei Stadium con l'obiettivo di vincere e alla fine ci è riuscito con un gol di Callejon che ha raso a Sassuolo gli avversari.
Il resto della gara è stata davvero poca roba. L'unico brivido corso dai partenopei è stato a cinque minuti dalla fine quando un tiro del Sassuolo ha colpito la traversa e per un Peluso non è andato in rete.
A fine gara uno spocchioso Benitez si è presentato in sala stampa e ha commentato così il tanto agognato ritorno al successo: “Non capisco l'enorme pessimismo che si è creato intorno alla squadra e le ingiustificate critiche sul ridimensionamento dei nostri obiettivi stagionali. Abbiamo vinto lo scontro diretto col Sassuolo, dovremmo essere tutti contenti...”
Insomma, dopo il ritorno alla vittoria degli azzurri a Reggio Emilia, Benitez si è potuto finalmente togliere qualche “sassuolino” dalla scarpa.


Diodato De Martino

domenica 21 settembre 2014

Benitez, da una moltitUDINE di proclami alla solitUDINE di un fallimento

Quella che ci ha portato alla trasferta di Udine è stata la settimana del miracolo di San Gennaro. Il Santo patrono infatti non solo ha fatto sciogliere il sangue ma ha anche addirittura fatto vincere il Napoli in Europa League. Purtroppo però non è riuscito nel terzo miracolo di far centrare la vittoria anche contro l'Udinese.
Un affranto San Gennaro si è comunque giustificato dal Paradiso, commentando l'episodio: “Voglio capire che ci devo mettere la mia mano, ma non è che posso fare proprio tutto io!”
Effettivamente c'è da dire che l'avvio di questa stagione è conciso col momento più impervio dell'era Benitez. Il tecnico spagnolo per uscire dalla crisi ha fatto così appello ad un'unione di intenti da parte di tutti coloro che sono vicini al Napoli. In conferenza aveva raccomandato tutti dicendo: “Per il bene del Napoli state uniti! State uniti! State uniti!”
Il primo ad accogliere l'invito dell'allenatore è stato il presidente De Laurentiis che immediatamente se ne è andato negli...Stati Uniti!
Eppure Benitez aveva tratto segnali di ripresa dalla gara di Europa League contro lo Sparta Praga che aveva visto il Napoli ritornare alla vittoria. Il campionato è però tutt'altra cosa e l'Udinese è tutt'altro avversario rispetto a quello di coppa. Difatti il tecnico spagnolo all'ingresso in campo ha detto alla squadra: “Ragazzi badate bene, stasera non giocheremo con i ciechi, questi dell'Udinese ci vedono e come...”
Stramaccioni dal canto suo ha preparato con dovizia di particolari il match contro il Napoli, scegliendo un modulo che favorisse pienamente le giocate del suo eterno bomber. Difatti ha schierato il 4-3-2-1, il tipico schema ad albero Di Natale.
L'Udinese si è fatta apprezzare anche per l'ottima difesa. In particolare è stata perfetta la prova del difensore bianconero che si è attaccato ad Higuain e per tutta la gara lo ha sfinito, succhiandogli fino all'ultima goccia di sangue. Ovviamente sto parlando di Ivan Piris...
Per quanto riguarda il Napoli, Benitez a sorpresa ha mandato in campo una squadra vittima di un ampio e scriteriato turn over con parecchi giocatori messi fuori ruolo. Il tecnico spagnolo preda evidentemente ad uno stato confusionale ha deciso che Zuniga invece che terzino doveva giocare attaccante, Higuain invece che centravanti doveva fare l'esterno e Britos anziché difensore centrale doveva essere schierato terzino. All'annuncio delle formazioni ufficiali anche Pecchia, sorpreso ed incredulo, si è rivolto a Benitez dicendo: “Mister, ma siamo sicuri che siano questi i ruoli giusti?”
Ma certamente!” ha replicato sicuro il tecnico.
Poi però ha continuato: “Scusa Fabio, ma che ci fai qui accanto a me in panchina? Mettiti subito i guantoni e vai a fare il riscaldamento con il preparatore dei portieri! E mi raccomando di non prendere gol oggi...”
Purtroppo le scelte discutibili del mister hanno prodotto una prestazione mediocre con un Napoli che non solo non ha segnato ma che ha subito l'ennesimo gol a causa di una difesa sempre più vulnerabile. La gara si è così conclusa col risultato di 1-0 per l'Udinese.
Ormai si dice che l'allenatore spagnolo soffra di insonnia e la notte per addormentarsi non conti più le pecore ma i gol subiti dal Napoli visto che ne sono molti di più.
A fine gara Benitez, dopo aver proposto un gioco pessimo, si è presentato in tv mostrando serafico il suo viso benevolo. Insomma come al solito ha fatto buon viso a cattivo gioco...
In un clima di razzismo e di discriminazione territoriale è da registrare infine il coro becero partito dalla curva udinese contro i napoletani. Contrariato il presidente Pozzo ha condannato il gesto, scusandosi per l'accaduto e dichiarando che i tifosi del Napoli a Udine dovranno sempre sentirsi come a casa. Tant'è vero che per rimediare alla brutta figura e corroborare il legame con Napoli pare che Pozzo voglia ora far cambiare il nome dello stadio in “Friuli culì Friuli culà”


Diodato De Martino

domenica 14 settembre 2014

Napoli, col Chievo bom...Bardi ma poi perdi

Nella settimana che ha preceduto la prima gara di campionato al San Paolo si è fatto vivo a Castel Volturno De Laurentiis per vedere da vicino gli allenamenti e carpire in anteprima le scelte sulla squadra titolare.
Appena iniziata la partitella in famiglia, De Laurentiis, osservando i suoi sul campo, ha cominciato a commentare: “Dunque, vediamo... Albiol è partito titolare. Mertens è partito dalla panchina. E Benitez…è partito per Liverpool…”
Il tecnico spagnolo infatti ha ben pensato di concedersi una bella vacanza dopo una stancante vacanza estiva. I giornali hanno parlato di rottura col presidente ma in realtà non tutti sanno che è stato addirittura De Laurentiis ad aver regalato al tecnico il biglietto aereo per il breve soggiorno a casa. A riguardo vi svelo un retroscena.
De Laurentiis già un mese fa aveva fatto una promessa a Benitez: “Rafa, ti compro io il biglietto aereo in prima classe”.
Due settimane dopo, però, Benitez non aveva ancora ricevuto il biglietto e De Laurentiis gli disse: “Non ti preoccupare Rafa, ti compro subito un biglietto di seconda classe
La settimana scorsa De Laurentiis, pungolato per l'ennesima volta dal tecnico ancora in attesa del ticket, ha provato a giustificarsi dicendo: “Preferisco prenderlo alla fine perché si spende di meno. Ma stai tranquillo, ti compro immediatamente un biglietto in classe Economy
Insomma, solo il giorno della partenza, De Laurentiis ha preso a Benitez un biglietto aereo low cost usato d'occasione facendolo viaggiare nella stiva insieme ai bagagli e alle cucce dei cani.
Al che lo spagnolo, contrariato dal comportamento del presidente, ha sbottato: “Ma allora lo tieni proprio per vizio! Prima mi prometti chissà quali acquisti e poi alla fine cacci 'e perucchie!”
Alla fine di questa turbolenta settimana, al San Paolo si è presentato il Chievo Verona il cui tecnico è un ex giocatore del Napoli. A riguardo una parte dello stadio ha dedicato al tecnico clivense dei piccoli cori, dei Corini.
Il Napoli dal canto suo ha esordito con la nuova e discussa maglia jeansata che ha lasciato momentaneamente (si spera) nell’armadietto l’adorata casacca azzurra.
Un piccolo inconveniente è avvenuto però all’ingresso delle squadre dove il direttore di gara ha negato ad Insigne di entrare in campo perché l’attaccante anziché delle consuete scarpette si è presentato con un paio di Hogan nuove di zecca. Al rimbrotto dell’arbitro sulla inadeguata calzatura da gioco, Lorenzo ha replicato: “Stai facendo tante storie per niente. Lo sanno tutti che sotto il jeans le Hogan ci vanno a meraviglia!”
In effetti, la nuova maglia è decisamente particolare quanto inedita, tant'è che anche i giocatori del Chievo sono rimasti stupiti di vedere indossata ai loro avversari una casacca del genere. Particolare sconcerto ha espresso il giocatore veronese Hetemaj che ha chiesto perplesso ai compagni: “Hetemaj visto na’ maglietta così? Io mai…”
Napoli e Chievo oltre che sul campo, si sono affrontati anche sul calciomercato dove il presidente Campedelli ha affermato che il mercato del Chievo nell'ultima sessione estiva è stato più grande di quello del Napoli. D’altronde come dargli torto se noi abbiamo preso Lopez e loro hanno preso Maxi Lopez, puntando effettivamente sul grande formato...
Per ciò che concerne la gara, il ritmo di gioco è stato altissimo, tant’è vero che a un certo punto del secondo tempo il centrocampista del Chievo Cofie si è avvicinato alla sua panchina e ha chiesto, esausto, una pausa al suo allenatore. Si è trattato del classico Cofie break.
Il Napoli ha attaccato forte ma Bardi ha parato tutto. E poi come spesso accade, il gol che ha subito è stato a causa di un Albiol che in difesa si è addormentato. Ormai il difensore spagnolo è stato ribattezzato Raul Albiocco.
Gli azzurri ci hanno provato fino alla fine a segnare ma gli avversari si sono chiusi ermeticamente. Nel finale per il Chievo c'è stato Gamberini, mentre per il Napoli non c'è stato Scampo.
La gara è terminata con il risultato di 0-1. Dagli spogliatoi ha commentato con gioia la sua prova al San Paolo, un Gaio Cesar che ha pronunciato la frase: “Venni, vidi, vinsi!”

Diodato De Martino

mercoledì 10 settembre 2014

Il mercato delle pulci

Sessione estiva di calciomercato 2014 terminata. Per tifosi e addetti ai lavori è tempo di bilanci. Proviamo allora ad analizzare le scelte di mercato della società partenopea.
Il primo arrivo dello scoppiettante mercato azzurro è stato il difensore Koulibaly. Insomma dopo averlo preso in Ghoulam, lo abbiamo preso anche in Koulibaly. E non vi nascondo che un po' brucia visto che per i tifosi del Napoli più che acquisti in prospettiva, sembrano sempre più acquisti in retrospettiva.
Messa a posto la difesa, serviva poi un attaccante che in area desse la zampata vincente. A quel punto la mente di Bigon ha partorito la geniale idea: “Se serva la zampata, Michu sarebbe perfetto...”
L'attaccante è stato preso così in prestito oneroso. Poi a fine anno se Michu avrà convinto sarà riscattato, altrimenti l'attaccante e il Napoli si lasceranno tranquillamente rimanendo aMichu come prima.
La grande novità riguarda però lo stipendio del giocatore, infatti la somma che dovrà percepire sarà legata al numero di presenze. Il contratto parla di un ingaggio meritevole che parte da uno stipendio base di 2 milioni. Poi se Michu riuscirà a raggiungere almeno 20 presenze avrà un bonus di 500 mila euro da spendere in croccantini Friskies.
E passiamo ora al reparto che andava maggiormente rafforzato, il centrocampo dal quale ci si attendeva l'arrivo del vero top player.
L'attesa per il grande campione purtroppo è stata vana. Il Napoli, infatti, dopo essere uscito dalla Champion's League ha preso Lopez. In realtà sembra che Bigon fosse anche in trattativa con Marchesini e Solenghi per comporre il trio. Probabilmente l'intento era quello di completare ulteriormente una squadra che col Bilbao aveva fatto veramente ridere...
Sempre per ciò che concerne la linea mediana occorre sottolineare che dopo averlo prestato all'Inter, regalato al Parma e provato a sistemarlo al Canicattì, è rimasto a Napoli nientedimeno che Walter Uragano Gargano. Effettivamente la scelta ha destato qualche perplessità verso un giocatore che da più di due anni era stato escluso dai piani tecnici della squadra. La risposta a tale interrogativo è riconducibile allo scorso Luglio quando Benitez ha chiesto continuamente a De Laurentiis un centrocampista. Dopo quasi due mesi di stasi durante i quali l'auspicato mediano non arrivava, Benitez è ritornato alla carica col presidente per chiedere un innesto nel reparto nevralgico. E De Laurentiis, messo alle strette, gli ha risposto: “Mister non vada di fretta, a Napoli dobbiamo portare Pazienza...”
Come no! - ha replicato sarcastico lo spagnolo – Ma a questo punto, più che Pazienza portiamo a Napoli Gargano...”
De Laurentiis e Bigon purtroppo non hanno capito la battuta del tecnico e lo hanno preso sulla parola. E così rieccoci Gargano nuovamente in squadra.
In conclusione occorre dire che l'insoddisfazione che monta tra il popolo azzurro è figlia dei grandi proclami fatti all'apertura del mercato con gli annunci delle trattative di grandi top player per poi doversi ritrovare con ingaggi di giocatori di profilo notevolmente più basso. La spiegazione è che evidentemente i nomi altisonanti che si fanno all'inizio Mascherano in sostanza l'effettiva volontà del club di acquistare i grandi giocatori.



Diodato De Martino

venerdì 5 settembre 2014

Antonio e il suo rac...Conte

Il Rac...Conte di Antonio inizia in una calda giornata d'estate dove nella Contea bianconera stava cominciando un nuovo ritiro precampionato.
Antonio era felice alla Juve dove aveva vinto tanto ma la sua gioa negli ultimi tempi era sempre più Conte...nuta.
La sua quarta stagione stava cominciando ma Antonio Conte...mporaneamente pensava di voler essere altrove.
Difatti, Antonio Conte...mplava la possibilità di lasciare la sua Juve in quanto i giocatori che Marotta gli stava comprando erano considerati da Antonio Conte...ntino rispetto alle sue più esose richieste.
E fu così che all'improvviso Antonio spezzò la Conte...ntezza del popolo bianconero, annunciando il suo addio.
Risolse in breve tempo il suo Conte...nzioso con la Vecchia Signora e al Conte...mpo già pensava al suo ambizioso futuro.
Da Torino andò via con un Conte...nitore pieno di vittorie ma anche colmo di tanta Conte...stazione per una scelta inattesa.
Antonio iniziò a guardarsi intorno per trovare una panchina da occupare. Le offerte di certo non mancarono per Antonio Conte...so da diversi prestigiosi club europei.
Ma Antonio Conte...stualmente al suo addio alla Juve si trovò nel posto giusto al momento giusto.
Difatti la Nazionale italiana era reduce dalla disfatta Mondiale ed era quindi alla ricerca di un nuovo CT.
In tanti erano oltre ad Antonio Conte...ndenti alla panchina azzurra. C'è chi pensava addirittura anche ad un allenatore straniero ma poi la scelta cadde sull'Antonio Conte...rraneo in quanto congenitamente portatore della passione italica .
L'ex tecnico della Juve fu così subito contattato e ragguagliato sulla proposta. L'idea di allenare la Nazionale lo galvanizzava. La notizia rese infatti Antonio Conte...nto assai. Ma dopo l'emozione iniziale, Antonio Conte...ggiò il magro stipendio che la Federazione voleva accordargli e a quel punto Antonio Conte...nne la sua gioia.
Il tecnico rifiutò l'offerta, mandando a far benedire la passione italica e badando esclusivamente al suo torna...Conte economico. Fino a quando però con l'aiuto di uno sponsor, la Federazione raddoppiò la sua offerta, rendendo così finalmente Antonio Conte...ntissimo. In particolare a gioire più di tutti fu il Conte Corrente.
Dopo però un rapido Conte...ggio delle cifre in ballo, l'intero popolo si scagliò contro un Antonio Conte...stato e più che mai criticato. A causa infatti dei tanti soldi che aveva succhiato agli italiani col suo milionario ingaggio, tutti cominciarono a chiamare Antonio Conte Dracula.
Anche il presidente della Figc, dopo aver ufficializzato il nuovo allenatore, pare che abbia detto all'ex tecnico della Juve: “Siamo costretti a cambiare il colore della maglia della Nazionale. Dobbiamo abbandonare l'azzurro visto che caro Antonio Con te l'Italia ora è in rosso...”

Diodato De Martino