domenica 21 settembre 2014

Benitez, da una moltitUDINE di proclami alla solitUDINE di un fallimento

Quella che ci ha portato alla trasferta di Udine è stata la settimana del miracolo di San Gennaro. Il Santo patrono infatti non solo ha fatto sciogliere il sangue ma ha anche addirittura fatto vincere il Napoli in Europa League. Purtroppo però non è riuscito nel terzo miracolo di far centrare la vittoria anche contro l'Udinese.
Un affranto San Gennaro si è comunque giustificato dal Paradiso, commentando l'episodio: “Voglio capire che ci devo mettere la mia mano, ma non è che posso fare proprio tutto io!”
Effettivamente c'è da dire che l'avvio di questa stagione è conciso col momento più impervio dell'era Benitez. Il tecnico spagnolo per uscire dalla crisi ha fatto così appello ad un'unione di intenti da parte di tutti coloro che sono vicini al Napoli. In conferenza aveva raccomandato tutti dicendo: “Per il bene del Napoli state uniti! State uniti! State uniti!”
Il primo ad accogliere l'invito dell'allenatore è stato il presidente De Laurentiis che immediatamente se ne è andato negli...Stati Uniti!
Eppure Benitez aveva tratto segnali di ripresa dalla gara di Europa League contro lo Sparta Praga che aveva visto il Napoli ritornare alla vittoria. Il campionato è però tutt'altra cosa e l'Udinese è tutt'altro avversario rispetto a quello di coppa. Difatti il tecnico spagnolo all'ingresso in campo ha detto alla squadra: “Ragazzi badate bene, stasera non giocheremo con i ciechi, questi dell'Udinese ci vedono e come...”
Stramaccioni dal canto suo ha preparato con dovizia di particolari il match contro il Napoli, scegliendo un modulo che favorisse pienamente le giocate del suo eterno bomber. Difatti ha schierato il 4-3-2-1, il tipico schema ad albero Di Natale.
L'Udinese si è fatta apprezzare anche per l'ottima difesa. In particolare è stata perfetta la prova del difensore bianconero che si è attaccato ad Higuain e per tutta la gara lo ha sfinito, succhiandogli fino all'ultima goccia di sangue. Ovviamente sto parlando di Ivan Piris...
Per quanto riguarda il Napoli, Benitez a sorpresa ha mandato in campo una squadra vittima di un ampio e scriteriato turn over con parecchi giocatori messi fuori ruolo. Il tecnico spagnolo preda evidentemente ad uno stato confusionale ha deciso che Zuniga invece che terzino doveva giocare attaccante, Higuain invece che centravanti doveva fare l'esterno e Britos anziché difensore centrale doveva essere schierato terzino. All'annuncio delle formazioni ufficiali anche Pecchia, sorpreso ed incredulo, si è rivolto a Benitez dicendo: “Mister, ma siamo sicuri che siano questi i ruoli giusti?”
Ma certamente!” ha replicato sicuro il tecnico.
Poi però ha continuato: “Scusa Fabio, ma che ci fai qui accanto a me in panchina? Mettiti subito i guantoni e vai a fare il riscaldamento con il preparatore dei portieri! E mi raccomando di non prendere gol oggi...”
Purtroppo le scelte discutibili del mister hanno prodotto una prestazione mediocre con un Napoli che non solo non ha segnato ma che ha subito l'ennesimo gol a causa di una difesa sempre più vulnerabile. La gara si è così conclusa col risultato di 1-0 per l'Udinese.
Ormai si dice che l'allenatore spagnolo soffra di insonnia e la notte per addormentarsi non conti più le pecore ma i gol subiti dal Napoli visto che ne sono molti di più.
A fine gara Benitez, dopo aver proposto un gioco pessimo, si è presentato in tv mostrando serafico il suo viso benevolo. Insomma come al solito ha fatto buon viso a cattivo gioco...
In un clima di razzismo e di discriminazione territoriale è da registrare infine il coro becero partito dalla curva udinese contro i napoletani. Contrariato il presidente Pozzo ha condannato il gesto, scusandosi per l'accaduto e dichiarando che i tifosi del Napoli a Udine dovranno sempre sentirsi come a casa. Tant'è vero che per rimediare alla brutta figura e corroborare il legame con Napoli pare che Pozzo voglia ora far cambiare il nome dello stadio in “Friuli culì Friuli culà”


Diodato De Martino