Chiamatela
piccola coppa o capocollo,
finocchiata, lonzino o insaccato, ma arrivati in finale per il Napoli
la Coppa Italia per una notte diventa la Champion's League.
In
una stagione altalenante dove si è viaggiato tra le pieghe di una
cammino in chiaroscuro la Coppa Italia rappresenta il riscatto di
un'intera annata.
Il
Napoli ha preparato meticolosamente questa finale. Gli azzurri si
sono allenati anche nei giorni festivi. In particolare, Benitez ha
deciso di effettuare il cronometraggio dei test di velocità dei
giocatori proprio nel giorno della festa dei lavoratori dove è
arrivato terzo Mertens, secondo Callejon e primo Maggio.
Il
Napoli alla vigilia della finale ha chiesto anche un'udienza privata
da Papa Francesco. L'incontro col Pontefice è stato voluto
fortemente da De Laurentiis che pare abbia confidato a Bergoglio:
“Sua Eminenza siamo qui perchè mi sa che quest'anno per vincere
qualcosa ci vuole solo la mano di Dio...”
Higuain
nonostante il recente infortunio è in campo perchè è l'unico che
nel Napoli sa fare la differenza. Mentre Hamsik è più bravo nelle
addizioni ed Albiol sa la tabellina del 3 a memoria. Il prossimo anno
invece Benitez dovrà insegnare alla squadra le potenze e le
frazioni.
Montella
è teso per la sua prima finale e prima della gara si è messo a
parlare con i terzini Tomivic e Savic
Benitez
è tranquillo per la sua quindicesima finale e prima della gara si è
messo a mangiare nu' panin cu vruoccl e sasic.
Il
Napoli parte a mille con Insigne che porta gli azzurri avanti di due
gol. La gara sembrava mettersi in discesa ma Vargas riapre le
ostilità, sorprendendo la difesa e trafiggendo la porta di Reina.
I
partenopei soffrono soprattutto a centrocampo dove Inler perde il
confronto con il dirimpettaio Borja Valero. La disparità tecnica in
mediana è vissuta con coinvolgimento anche dalle panchine dove è
prima Montella a rivolgersi compiaciuto al suo giocatore: “Continua
così! Vai Borja Valero”
Poi
è Benitez a rivolgersi sconsolato a Gokhan Inler: “Continua così
e te ne vai! Porca Eva”
Ed
infatti Inler conferma di essere l'uomo in meno del Napoli quando si
fa ingenuamente espellere a metà ripresa.
Gli
azzurri patiscono il massimo sforzo della Fiorentina che prova ad
agguantare il pareggio, ma in una perfetta azione di contropiede è
Mertens che cala il Dries d'assi e consegna la coppa al Napoli.
Eppure
il tecnico viola ci teneva proprio a vincere questo trofeo. Alla
vigilia aveva infatti avvertito tutti che la sua squadra avrebbe
venduto cara la pelle, dichiarando: “Dalla fronte dei miei
giocatori non dovrà scendere il sudore ma il sangue”.
Il
Napoli in pratica si è trovato di fronte una Fiorentina al sangue ed
in tre bocconi se l'è ghiottamente mangiata.
Gli
azzurri infatti con la Coppa e la Fiorentina chiudono il lauto pranzo
con tre belle castagne di Montella che hanno suggellato il succulento
banchetto dell'Olimpico.
Risultato
finale 3-1. Il grande protagonista del match è stato certamente
Lorenzo Insigne che a fine gara ha raccolto gli elogi di mister
Benitez che sul campioncino azzurro ha dichiarato: “Sono
soddisfatto della stagione di Lorenzo. Sono convinto però che può
crescere ancora”
“Lo
spero proprio. – ha replicato Insigne - Sono stanco di essere
sempre scambiato col bambino che tengo per mano quando facciamo
l'ingresso in campo...”
Diodato
De Martino
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