domenica 11 maggio 2014

Che vittoria sulla Doria

A Marassi si chiude una settimana delicata per il Napoli di Benitez con due gare che hanno succeduto la discussa finale di coppa Italia dell'Olimpico.
E' stato prima il Cagliari a far visita agli azzurri al San Paolo. I sardi sono giunti a Napoli dopo aver condotto una stagione fatta di alti e bassi. A un certo punto del campionato infatti il Cagliari pativa una preoccupante stitichezza di punti in classifica e per rimediare ha preso una Pulga. Gli effetti sono stati immediati per gli isolani. Infatti a Napoli il Cagliari di Pulga ha preso pure tre prugne e ha fatto decisamente cagare. Rotondo 3-0 per gli azzurri, pratica agevolmente archiviata e testa già all'ultima trasferta della stagione contro la Sampdoria.
Si è arrivati così alla penultima giornata di campionato ricca di scontri diretti decisivi per le qualificazioni alle competizioni europee e per decretare le retrocessioni in cadetteria. Ma è sicuramente la partita tra Samp e Napoli a riscuotere i maggiori spunti di interesse dell'intera giornata. Una gara a dir poco fondamentale per le due squadre per raggiungere i loro traguardi stagionali. A Genova i riflettori sono innanzitutto puntati su Duvan Zapata che al Ferraris raggiunge lo storico obiettivo delle 16 presenze in serie A con la maglia del Napoli. Grande interesse anche per Reveillere che fa il suo esordio assoluto nella città di Genova e approfitta della trasferta per visitare il famoso acquario. Ma ciò che desta particolare entusiasmo intorno a questa gara è sicuramente l'inedita posizione di Radosevic che in panchina si accomoda sul terzo sediolino a differenza della precedente trasferta contro il Genoa dove si accomodò invece sul quarto.
Sciorinati così i grandi temi di questo match di cartello tra Sampdoria e Napoli veniamo alla cronaca dell'incontro.
Già dalle ore precedenti all'inizio della gara, si era intuito che la Sampdoria per questa partita contro il Napoli avesse qualcosa in serbo. E all'ingresso delle squadre in campo si è capito che si trattava dell'allenatore Sinisa Mihajlovic.
A sorpresa sugli spalti del Ferraris erano presenti ben quaranta tesserati della Juventus ad assistere il giocatore della Samp Mustafi. Alla fine della gara il giocatore blu cerchiato ha incontrato l'intera delegazione juventina. E solo allora si è capito che a Genova si erano così ricongiunti Mustafi e i 40 ladroni.
Risultato roboante a favore degli azzurri che si impongono con un colossale 5-2. Tra i marcatori ritorna a segnare dopo un lunghissimo digiuno Marek Hamsik che negli ultimi sei mesi non riusciva a segnare più neppure gli appuntamenti sull'agenda.
Il gol che però ha suscitato più emozione è di sicuro quello di Callejon che ha dedicato la marcatura alla figlia neonata. La figlia di Callejon è infatti nata a Napoli e si chiama India. Gli amici e i parenti già la chiamano Indianapolis.
Partita ricca di gol, ma ricca anche di parecchi errori tecnici. In uno di questi la Sampdoria perde palla con una papera di Palombo. A quel punto il capitano della Samp in preda ad una evidente crisi d'identità si è rivolto disorientato ai compagni, confessando tutte le sue perplessità esistenziali: “Ma a questo punto, io sono Palombo o sono Papera?”
Per fortuna ad aiutare a sciogliere il dilemma volatile è stato Insigne che si è rivolto al confuso collega: “Scusa ma dove ti trovavi quando hai avuto questa crisi d'identità?”
E il giocatore doriano, indicando una zona del campo, ha risposto: “Qua!”
E allora lo vedi che sei una papera?” ha replicato Insigne fiero di aver sciolto l'arcano.
Vista l'impalpabilità delle sorti della partita, si accendono già i riflettori del calciomercato con le prime indiscrezioni che cominciano a trapelare sulla costruzione del Napoli del futuro. Sempre più insistenti appaiono le voci di un arrivo in azzurro del difensore Koulibaly. Insomma dopo averlo preso in Ghoulam, stiamo per prenderlo anche in Koulibaly. E non vi nascondo che un po' brucia visto che per i tifosi del Napoli più che acquisti in prospettiva, sembrano sempre più acquisti in retrospettiva.


Diodato De Martino