Napoli-Juventus:
La Vecchia Signora è morta!
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Ma
la Juve in scena al San Paolo è una Juve diversa, che si è redenta
e ora segue la strada della legalità. Difatti, doping
aver preso due gol, Marchisio nel finale ruba
il pallone a centrocampo e prova ad affrodare
sulla fascia. Riceve la palla
al piede
Vidal che con una finta raggira
un avversario e si truffa
in
area tentando di estorcere
all'arbitro un calcio di rigore. Mi sa che purtroppo non cambieranno
mai...
Il
Parmigiano è indigesto per il Napoli
Il
Parma nel finale ha protestato per un fallo non concesso
dall'arbitro. E' stato Fernandez ad aver toccato Gobbi, ma il
difensore si è discolpato dicendo che l'ha fatto solo per buon
augurio.
Nei minuti di recupero, quando si
attendeva l'assalto del Napoli, è stata la squadra di casa a
chiudere la partita in avanti. Infatti al minuto 94, S'imbuca
Molinaro, ubriaca di finte gli avversari e lascia l'amaro in bocca a
tutti i napoletani.
La Lazio paga dazio con una
Triplipita d'oro
La Lazio di scena al San Paolo non
può che rievocare nella mente dei tifosi la sfida della scorsa
stagione dove gli azzurri vinsero con una tripletta di Cavani. Da
allora molte cose sono cambiate. Se infatti in quella partita in
campo c'era Cavani che è il passato, oggi in campo c'era Cavanda che
invece è il gerundio.
Purtroppo non è potuto essere
della sfida il giovane talento della Lazio Keita. Ufficialmente per
una distorsione al ginocchio, ma in realtà pare che l'attaccante sia
dovuto ritornare in Senegal per sbrigare una pratica burocratica nel
suo comune di nascita. L'accidentale smarrimento di alcuni documenti
ha infatti obbligato Keita a recarsi in patria per comunicare
all'ufficio anagrafe quali suoi parenti fossero ancora viventi e
quali invece fossero trapassati. Il giovane attaccante ha dovuto così
distinguere i Keita vivi dai Keita morti.
Al Friuli il Napoli parte
martello ma gli finisce incUdine
Il Napoli parte bene e Guidolin
vede la sua squadra subire l'iniziativa degli ospiti. Così prova a
scuotere i suoi. Il primo rimbrotto è per Gabriel Silva: “Gabriel
ti ho detto di renderti protagonista! Prova a fare qualche magia,
nell'uno contro uno fai scomparire il pallone all'avversario”
“Mister ma io chiamo Silva, mica mi chiamo Silvan” è stata la
risposta piccata del giocatore dal campo.
La
Coppa, la Fiorentina e 3 castagne di Montella. Buon appetito Napoli!
Il Napoli ha preparato
meticolosamente questa finale. Gli azzurri si sono allenati anche nei
giorni festivi. In particolare, Benitez ha deciso di effettuare il
cronometraggio dei test di velocità dei giocatori proprio nel giorno
della festa dei lavoratori dove è arrivato terzo Mertens, secondo
Callejon e primo Maggio.
Eppure il tecnico viola ci teneva
proprio a vincere questo trofeo. Alla vigilia aveva infatti avvertito
tutti che la sua squadra avrebbe venduto cara la pelle, dichiarando:
“Dalla fronte dei miei giocatori non dovrà scendere il sudore ma
il sangue”.
Il
Napoli in pratica si è trovato di fronte una Fiorentina al sangue ed
in tre bocconi se
l'è ghiottamente mangiata.
Che vittoria sulla Doria
Risultato roboante a favore degli
azzurri che si impongono con un colossale 5-2. Tra i marcatori
ritorna a segnare dopo un lunghissimo digiuno Marek Hamsik che negli
ultimi sei mesi non riusciva a segnare più neppure gli appuntamenti
sull'agenda.
Il gol che però ha suscitato più
emozione è di sicuro quello di Callejon che ha dedicato la marcatura
alla figlia neonata. La figlia di Callejon è infatti nata a Napoli e
si chiama India. Gli amici e i parenti già la chiamano Indianapolis.
Il Napoli saluta il campionato con la manita
Per l'ultima giornata di campionato il San Paolo è
tutto esaurito. I tifosi azzurri infatti a causa delle porte chiuse
non hanno potuto assistere all'incontro e per questo stanno tutti
esauriti.
Per
fortuna le gradinate del San Paolo hanno ospitato ben diecimila
bambini che hanno riempito gran parte dei distinti. L'iniziativa,
seppur lodevole, ha creato qualche problema all'ingresso delle
squadre in campo dove uno steward ha fermato Insigne rimproverandolo:
“E come sei sceso fino a qua? Ritorna immediatamente al tuo posto
sugli spalti se no chiamo la maestra e ti faccio sculacciare!”
Diodato
De Martino