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Ma la delusione di coppa è stata subito archiviata
perchè al Ferraris è cominciato il campionato del Napoli e
assolutamente non sarebbero stati tollerati altri passi falsi.
E veniamo così al nostro primo avversario. Genova e i
genovesi sono da sempre stati definiti come un popolo parsimonioso,
tirato, tirchio. Infatti, a conferma di tale indole, anche la squadra
di calcio l'hanno chiamata Genoa, risparmiando così una consonante,
la V.
Il Genoa si è presentato davanti al proprio pubblico
con la voglia di far bene. Gasperini è stato atavicamente un amante
del bel gioco e per tutto il precampionato ha sottolineato che il suo
Genoa avrebbe dovuto avere un'anima argentina nel modo di proporre
calcio. L'idea del tecnico è stata quella di far compenetrare i
calciatori genoani nel credo sudamericano e per farlo ha ribattezzato
i loro nomi con le tipiche assonanze argentine. E così Antonelli lo
ha cominciato a chiamare Antonellito, Marchese l'ha chiamato
Marchesito e Pinilla Pinillito. In verità solo un giocatore non è
stato proprio entusiasta della trovata del mister, si tratta di
Rincon che dopo la naturalizzazione argentina tutti lo hanno iniziato
a chiamare Rinconglionito.
Il Napoli invece è arrivato in Liguria per la prima di
campionato con un bagaglio pieno di dubbi ed incertezze per le
obiettive lacune palesate nel preliminare di Champion's. Uno di
questi è stato di certo il confronto tra i pali tra Rafael e Reina.
A riguardo, una dura dichiarazione sul portiere brasiliano è
arrivata dal Club Napoli La Spezia: “Per noi il malcontento
su Rafael sale, non è Pepe...”
Nel riscaldamento pre-partita Benitez ha ordinato alla
squadra di fare esercizi di velocità, invitando tutti ad effettuare
degli scatti. Terminata la prima serie ha voluto far ripetere ad ogni
giocatore uno scatto. E dopo ancora ha preteso da loro che
eseguissero nuovamente un altro scatto. Insomma si è capito che
Benitez dopo Bilbao ha chiesto alla squadra un veloce ri-scatto.
A dirigere l'incontro c'era l'arbitro Banti coadiuvato
dai guardalinee Posado e Petrella che per l'incontro del Ferraris
hanno formato “Lanterna arbitrale”.
Il Napoli ha premuto sin dall'inizio del match provando
a scardinare la retroguardia rossoblu soprattutto con i lanci lunghi.
L'area del Genoa era però sempre intasata e puntualmente ci ha
dovuto pensare Sturaro a liberarla.
Napoli subito in vantaggio con Callejon. Ma poi il
pareggio di Pinilla ha fatto sprofondare gli azzurri nelle loro
ancestrali difficoltà.
Per larghi tratti della ripresa si è visto il solito
brutto Napoli, una squadra che ha commesso errori su errori. Tant'è
vero che Gasperini rendendosi conto che il Napoli stesse facendo
decisamente cagare ha inserito Falque, basta la parola.
Nel finale della partita i due tecnici hanno cominciato
a chiamare a gran voce i propri calciatori. Da una parte c'era
Gasperini che urlava: “Kucka! Kucka!” E dall'altra Benitez
gridava: “Michu, Michu”. Al che un tifoso dalla tribuna
spazientito ha sbottato: “Ma dobbiamo giocare a pallone o dobbiamo
stare appresso ai vostri cacciuttielli?”
Il risultato sembrava così ancorato sul 1-1. Per
vincere la gara c'era bisogno solo di un supereroe che risolvesse una
gara tanto complicata. C'è chi pensava a Superman, c'è chi pensava
a Batman ma alla fine è stato De Guzman il nuovo supereroe azzurro
che al minuto 95 ha gonfiato la rete regalando così una vittoria
insperata al nostro Napoli.
Diodato De Martino