La
trasferta di Torino è cominciata con un piccolo inconveniente per la
truppa azzurra. L'autista del pullman partenopeo anziché allo
stadio Olimpico ha diretto l'intera squadra presso uno studio
specialistico di otorinolaringoiatria. Alla legittima richiesta di
spiegazioni da parte di Benitez e compagnia sul perchè di
quell'inatteso cambio di rotta, l'autista si è così discolpato: “Ma
voi che volete da me? Giovedì scorso per giocare con il Porto siamo
andati ad Oporto, adesso pensavo che per giocare col Torino dovevamo
andare dall'Otorino.”
Per
fortuna, nonostante lo spiacevole contrattempo, la squadra è
arrivata in tempo allo stadio per affrontare la delicata sfida col
Toro di Ventura.
Durante
il riscaldamento prepartita è occorso un piccolo problema muscolare
al portiere granata Padelli. Subito è stato messo in preallarme il
secondo portiere Brace. La porta del Torino stava così per passare
da Padelli a Brace. L'allarme però è subito rientrato e Padelli è
ritornato regolarmente al suo posto al fianco dello scolapasta e
della casseruola in mezzo alla batteria di pentole inox.
A
sorpresa nell'undici iniziale scelto da Ventura non c'è Cerci. Il
motivo dell'esclusione secondo insistenti indiscrezioni sarebbe
addebitabile al fatto che Cerci abbia deciso di entrare nel mondo
della politica come nuovo candidato della Lega Nord. La conferma
della notizia viene addirittura da Sergio Marchionne che dal quartier
generale della Fiat ha ribadito: “Il nostro nuovo assetto punta
tutto sui Cerci in Lega”
Per
quanto riguarda invece il Napoli, la buona notizia è rappresentata
dal ritorno di Mesto che dopo il lungo infortunio si è accomodato in
panchina accanto al terzo portiere Colombo. Nonostante il ritorno in
squadra però il terzino azzurro ha mostrato un'aria sommessa e
abbattuta. Tant'è che a un certo punto Colombo non ce l'ha fatta più
a vederlo in quello stato e gli ha detto: “Giandomenico mio, ma tu
ti devi riprendere fratello caro. Stai sempre con questa faccia
appesa. Ma che hai?”
“E'
che io sono Mesto...” ha risposto laconico il difensore.
“Ho
capito che sei Mesto, – ha replicato il portiere – ma pensa che
io sono Colombo e mica mi metto a cacare sulle ringhiere dei
balconi...”
Tutto
è pronto per l'entrata delle squadre sul rettangolo verde. Fa il suo
ingresso anche la quaterna arbitrale con il direttore di gara Doveri
che entra in campo precedendo il quarto uomo Piaceri. D'altronde si
sa, prima il Doveri e poi il Piaceri.
Nel
Torino parte a tutta birra Moretti che punge il Napoli sull'esterno
sovrapponendosi all'insidioso Kurtic che dimostra di essere Kurtic e
mal ngavatic.
Il
Napoli subisce le azioni del Torino e ancora una volta si è palesata
l'indispensabilità del portiere Reina che in più di un'occasione ha
salvato il risultato sfoderando parate decisive. A questo punto
vorrei dire alla dirigenza partenopea che a noi napoletani ci sta
bene il caffè senza zucchero, ci sta bene la zuppa senza sale, ma un
Napoli senza Pepe proprio non lo vogliamo. Compriamolo subito!
Al
novantesimo, quando ogni speranza di vittoria sembrava vana è
Higuain a trasformarsi in Matador e con un colpo secco mata un toro
imbestialito.
A
fine gara è stata fedele la disamina del difensore granata Glik che
ha evidenziato la vittoria di un Napoli con una prova decisamente
sotto toro. Diciamo onestamente che il giocatore del Torino ha
inquadrato bene la partita e con un Glik l'ha fotografata
perfettamente.
Diodato De Martino