Fischio
finale allo stadio San Paolo, i giocatori abbandonano il terreno di
gioco per dedicarsi all'abituale doccia del post gara.
Negli
spogliatoi apprendono però la notizia della rottura della caldaia
che impedisce l'uscita dell'acqua calda. Per i giocatori del Napoli
si tratta di una vera e propria doccia fredda.
Fortunatamente,
però, il guasto è presto riparato e gli uomini di Benitez possono
finalmente concedersi una meritata doccia con ognuno le sue abitudini
e i suoi rituali.
Innanzitutto
nello spogliatoio azzurro è assolutamente vietato lavarsi con Vidal,
non è per cattiveria ma con certi bagnoschiuma bianconeri nessuno ci
vuole avere a che fare.
Zuniga
è il primo ad infilarsi sotto la doccia ed invaso dal getto d'acqua
si nota che per invidiabili doti fisiche non si bagna i piedi.
Complimenti al colombiano!
Mertens
nell'attesa che venga il suo turno avvia un'insistente e costante
manipolazione delle parti basse. D'altronde il belga ha dimostrato in
questi anni di avere un ottimo tocco di palla con un possesso spesso
prolungato.
Prodotti
da bagno specifici sono a disposizione per ogni giocatore in base
alle proprie esigenze. Ghoulam ad esempio usa un bagnoschiuma agli
estratti di kebab, Kulibaly predilige una crema corpo al cioccolato
fondente, mentre Hamsik ricorre a uno shampoo al viagra per dare
erezione alla sua cresta.
Inler
si presenta nello spogliatoio travestito da leone come in occasione
della sua presentazione. Lo stupore è generale e solo poco dopo si
comprendono le sue reali intenzioni: vuole farsi lo shampoo con la
maschera.
In un
altro box doccia c'è Jorginho che tenta di lavarsi dietro la schiena
ma non vi riesce. I tentativi di arrivare con la spugna a pulirsi il
dorso si susseguono vani, fino a quando, rassegnato, ci rinuncia e
getta la spugna. Ovviamente essendoci Zuniga nei pressi nessuno si
abbassa per raccoglierla. D'altra parte si sa che fidarsi è bene,
non chinarsi è meglio...
Gonzalo
Higuain in un angolo fa la parte indifferente e quando si accorge di
non essere visto da nessuno si rilassa sotto l'acqua calda,
lasciandosi andare ad una lunga e liberatoria pipì. C'è da dire che
l'incontinenza del bomber argentino è ormai nota in tutto il mondo;
ed è proprio da qui che nasce il suo celebre soprannome: “il
pipita”.
Zapata,
appena entrato in doccia, si accorge di aver dimenticato nel borsone
le sue cose, allora decide di chiedere ausilio ad uno dei compagni:
“Gokhan, mi passeresti il bagnoschiuma?”
Ma
dico io, con una squadra intera proprio ad Inler vai a chiedere di
passarti quello che ti serve?
Come
al solito il passaggio dello svizzero è impreciso ed invece di
passargli il bagnoschiuma gli passa la schiuma da barba. Zapata se la
cosparge per il corpo ed è presto ricoperto da un'enorme nuvola di
schiuma. Era bianco fuori e nero dentro. A guardarlo bene sembrava un
confetto a cioccolato.
Gli
ultimi a lavarsi sono Insigne e Gargano. Per evidenti motivi di
statura non riescono però ad arrivare all'altezza del piatto doccia.
E così ci deve pensare Maggio a fargli il bagnetto nella vaschetta
del fasciatoio con dentro le palline di gomma e la paperella
galleggiante.
E con
questo è tutto. Dallo spogliatoio dello stadio San Paolo si chiudono
i rubinetti. Buona doccia a tutti.
Diodato De Martino
Nessun commento:
Posta un commento