Nel
periodo di Quaresma per il Napoli è stata una sofferente settimana
di passione che ha visto gli azzurri percorrere la via Crucis che li
ha portati ad uscire dall'Europa e a vedere allontanarsi quasi
definitivamente il secondo posto in classifica. Per carità, non
stiamo a crocifiggere nessuno, ma la situazione va ben analizzata per
cercare di trovare il modo di risorgere.
Napoli
e Fiorentina si affrontano dopo le recenti delusioni di coppa con
umori e convinzioni differenti.
La
Fiorentina si presenta al San Paolo ostentando soddisfazione per la
stagione che sta conducendo. I viola infatti sono partiti in sordina
senza grandi proclami e stanno chiudendo la loro annata raggiungendo
obiettivi che vanno al di sopra delle aspettative iniziali. Proprio
per questo motivo, la Fiorentina che anno dopo anno vede fiorire
sempre nuovi ed inattesi traguardi viene rappresentata nel panorama
floreale dal giglio.
Il
Napoli invece ad Agosto ha palesato l'obiettivo di vincere lo
scudetto, a novembre di superare il girone di Champion's League, a
gennaio di centrare il secondo posto e a marzo di vincere l'Europa
League. Proprio per questo motivo, il Napoli dopo aver visto morire
ogni speranza di raggiungere gli obiettivi dichiarati viene
rappresentato nel panorama floreale dal crisantemo.
L'arbitro
della partita è Tagliavento. Anche se viste le condizioni
atmosferiche forse sarebbe stato meglio se ci fosse stato un
Paravento.
Difatti
sul San Paolo si abbatte un vero e proprio nubifragio e quando
l'arbitro espelle Ghoulam si capisce davvero che piove sul bagnato.
D'altronde
credo che il motivo principale della sconfitta sia riconducibile
proprio al fatto che gli azzurri abbiano giocato con un uomo in meno.
Attenzione, non mi riferisco all'espulsione dell'algerino, ma ad
Inler che ormai con la sua consueta imprecisione svizzera è il
solito uomo in meno del Napoli.
Partita
difficile da gestire anche per il tecnico spagnolo. Difatti, dopo i
primi svarioni difensivi di Reveillere,
Benitez si è alzato dalla panchina e ha mandato a scaldare Behrami.
Dopo l'espulsione di Ghoulam, Benitez si è alzato dalla panchina e
ha mandato a scaldare Pandev. Dopo il gol della Fiorentina, Benitez
si è alzato dalla panchina e ha mandato a fanculo tutti quanti.
Sugli
spalti del San Paolo era presente anche la sorella del calciatore
della Fiorentina Borja Valero, coinvolta in settimana in uno scandalo
a luci rosse. Su un settimanale di gossip, infatti, la sorella del
calciatore è stata dipinta come una insaziabile ninfomane
divoratrice di uomini. Ha preso subito le sue difese Borja Valero che
ha dichiarato: “Le accuse fatte a mia sorella Porca Valeria sono
assolutamente immotivate...”
Infine
una piccola curiosità sui giovanissimi della “scugnizzeria”
azzurra che crescono all'ombra dei grandi campioni. A bordo campo,
infatti, durante la partita, un giovanissimo raccattapalle dal nome
Emunne Isacco ammirava affascinato i suoi beniamini in campo,
sognando in un futuro più o meno lontano le stesse sorti e la stessa
carriera calcistica. Il piccolo Isacco in preda ai suoi sogni di
gloria si è rivolto ad un compagno accanto a sé, confidandogli le
sue aspirazioni: “Stasera ho capito una cosa, nel calcio per far
carriera devi avere il cognome che finisce con la zeta. Guarda in
campo c'è Fernandez, Benitez, Rodriguez, Gomez. Anch'io per
diventare un grande giocatore aggiungerò la zeta al mio cognome...”
“Ma
tu hai capito che ti chiami Isacco Emunne? Con tutto l'affetto, non
credo proprio che con la zeta alla fine potrai avere una carriera
così brillante...” ha risposto l'amico raccattapalle smorzando in
un sol colpo tutte le ambizioni del piccolo Isacchetto.
Proprio
come le ambizioni di questo Napoli primaverile che rischia di vedere
gettate nell'Isacco Emunnez tutte le sue più sontuose aspirazioni di
inizio anno.
Diodato
De Martino
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