Mattinata
di sole a Castel Volturno, i campi da gioco sono occupati da sedie e
poltroncine.
Si capisce che sta per iniziare una seduta di
allenamento.
Tutta
la squadra era presente al cospetto dello staff tecnico per
cominciare una giornata di lavoro. All'appello mancava solo Fabio
Pecchia che è arrivato in ritardo con l'auto in
panne e con il cofano fumante. Purtroppo era inevitabile per Pecchia
fondere il motore visto che quando guida può utilizzare solo marce
basse. D'altronde si sa che lui è l'allenatore in seconda e quando
la macchina sale di giri almeno la terza ce la vuole.
Dopo
l'inatteso inconveniente è cominciato l'allenamento e Benitez ha diviso la
squadra in due gruppi.
Si è partiti con un lavoro di scarico per chi aveva da poco evacuato
l'intestino. Per il resto della truppa il tecnico ha ordinato degli
esercizi di allungamento. Dopo circa mezz'ora si è avvicinato spazientito Gargano che ha protestato nei confronti di Benitez: “Mister,
sono mesi che faccio esercizi di allungamento, ma come è possibile
che sono rimasto sempre un metro e sessantadue?”
Chiarito
l'equivoco con l'uruguaiano, mister Benitez si è applicato ad impartire
alla squadra preziose nozioni tattiche. Così si è rivolto al gruppo:
“Oggi impareremo come giocare in inferiorità numerica. Per noi è
fondamentale saper gestire l'uomo in meno anche per tutti i novanta
minuti.”
“Ma
non è possibile mister! - è intervenuto Albiol – Si dovrebbe
verificare un'espulsione al primo minuto per giocare l'intera partita
con un uomo in meno...”
“Caro
Raul, tu dimentichi che abbiamo in squadra Britos. Quindi spesso giochiamo
con uno in meno già da quando partiamo col pullman per arrivare allo
stadio” ha risposto piccato Benitez.
Il
tecnico spagnolo ha proseguito poi con la sua lezione di calcio, precisando
alla squadra alcuni concetti basilari: “La prima cosa da fare è
imparare a conquistare la palla. E vi dico che non è una cosa
facile. Per conquistare la palla io vi consiglio di essere sempre
gentili e provare con un mazzo di fiori, dei cioccolatini e dei
messaggini romantici. Mi raccomando di essere sempre molto precisi,
altrimenti rischiate di prendere il palo...”
La
squadra seguiva silente e attenta le indicazioni tattiche dell'allenatore che dopo un po' ha sciorinato il seguito del suo dettame tattico: “Una
volta che abbiamo conquistato la palla, dobbiamo essere bravi a farla
girare e gestire il possesso.”
A
quel punto, ha interpellato Jorginho, il più tecnico dei suoi centrocampisti, dicendogli:
“Mostra ai tuoi compagni cosa ti ho insegnato.”
E
Jorginho: “Nel 1999 sono entrate ufficialmente nella NATO
Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca. Il raggio terrestre misura
approssimativamente 6350 Km. Un aumento dell’inflazione provoca la
perdita del potere d’acquisto dei salari. La cellula è....”
“E
basta! - ha sbottato a un certo punto Maggio - Ci stai facendo proprio
girare le palle!”
“Esercizio
riuscito! - ha commentato compiaciuto Benitez - Questo Jorginho è un
altro di quei giocatori che abbiamo in squadra che sicuramente le farà girare ai
tifosi del Napoli...”
Terminato
l'allenamento, Benitez si è rivolto a Higuain consigliandogli di non
abbandonare ancora il campo: “Gonzalo, scegli dei compagni e
allenati sulle punizioni.”
E il Pipita ha subito accontentato il mister: “Allora, Callejon non mangia la
nutella per una settimana. Inler non gioca alla play station fino a
lunedì. E Hamsik deve stare un'ora dietro la lavagna tattica perchè
lo abbiamo mandato in salumeria a fare i panini e lui non ci ha
portato il resto dei soldi e si è fatto la cresta da sopra...”
L'allenamento è così definitivamente concluso e la squadra si è avviata stanca nello
spogliatoio.
Da
registrare a margine della mattinata, la visita al centro di Castel
Volturno dei coniugi Perrella, una coppia settantenne del condominio
“Galilei” del comune di Aversa che ha insistito con la vigilanza
per poter parlare di persona con Rafael Cabral.
“Ho
capito che stanno facendo l'allenamento, ma qua si tratta di
un'emergenza! - ha spiegato allarmato il signor Gaetano Perrella –
Mio figlio Luigi è rimasto chiuso nell'ascensore del palazzo!
Affianco alla porta c'era un cartello che diceva: 'in caso di arresto
rivolgersi al portiere'. Ve lo chiedo per favore, dite a Rafael se
cortesemente va a salvare il povero Gigino...”
Diodato De Martino
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