Napoli
– Roma era la partita da vincere senza eleganti e ornati
confezionamenti. Bisognava battere i giallorossi per dare linfa a
quell'obiettivo secondo posto, unico e vero diktat imposto alla
squadra dalla dirigenza.
Categorico
era stato infatti il presidente De Laurentiis alla vigilia
dell'incontro: “Preferisco evitare i preliminari”
“Sei
il solito maschilista! - La replica piccata della moglie Jacqueline - Ricordati che per
noi donne le coccole sono importanti!”
Gara
dunque decisiva e per questo curata da Benitez soprattutto sul lato
motivazionale. L'attesa è stata estenuante per una partita che
poteva decidere le sorti di una stagione. Il tecnico spagnolo pochi
minuti prima dell'ingresso in campo ha raccolto attorno a sé
l'intera squadra e ha detto: “Ragazzi
è l’ora X”
“Azz!
Già si sono fatte le dieci!” ha ribattuto Insigne che aveva
acquistato per l'occasione un orologio con i numeri romani.
Poi
il mister ha continuato a caricare i suoi: “L'importante per vincere
è non fare nessun passo falso..”
“Mannaggia,
e mo come faccio? Io ho le scarpe della Naik, - ha risposto disperato
Maggio - le ho comprate proprio ieri mattina fuori Forcella...”
Per
quanto riguarda invece la Roma, Garcia rinuncia a sorpresa a Dodò
che si accomoda in panchina affianco a Dudù e Dadadà della celebre
canzone “Trottolino amoroso”
La
gara parte con tanta intensità ma poca precisione nei passaggi. In
particolare è il solito Inler a palesare la sua consueta
imprecisione svizzera. Tant'è che Benitez a un certo punto si è
alzato dalla panchina e ha urlato: “Gokhan
cambia gioco velocemente!”
E
Inler: “Devo lanciare lungo sugli esterni?”
“No,
devi cambiare gioco quanto prima, io ti consiglio l'ippica o le
bocce.” la replica rassegnata di Benitez.
Se
le due squadre in campo erano in piena confusione, l’arbitro
sicuramente non era da meno. Infatti, dopo un duro contrasto a
centrocampo, Hamsik è corso verso il direttore di gara dicendogli:
“Arbitro, fallo!”
“Che
devo fare?” la risposta smarrita di Rocchi.
Ad
ogni modo la Roma per larghi tratti ci ha messo in difficoltà,
soprattutto con la velocità di Gervinho che nel finale di primo
tempo ha rubato palla ad Albiol ed è scappato via in velocità. La
sua fuga fortunatamente è stata breve. Le guardie lo hanno preso
subito e lo hanno arrestato per furto.
Nella
ripresa il Napoli non riusciva a scardinare la roccaforte avversaria
con i minuti che passavano inesorabili. Ma poi Ghoulam pennella la
giusta parabola per la testa di Callejon che deliziosamente manda la
palla in rete. Ed è stato proprio nel preciso momento che il pallone
ha varcato la linea bianca della porta di De Sanctis che le mie corde
vocali mi hanno salutato e mi hanno detto: “E' stato un piacere,
noi ce ne andiamo...” E così le ho perse per sempre.
A
fine partita comunicavo a gesti, e mi aggiravo per casa in stato
confusionale, ma sono riuscito però ad assistere a quello che tutti
hanno considerato un fenomeno paranormale: Lo spirito del
telecronista Rai Gianni Cerqueti aleggiava ancora sullo stadio San
Paolo dopo la gara di coppa Italia e al novantesimo si è
impossessato del corpo del telecronista Sky Maurizio Compagnoni che
al triplice fischio dell'arbitro ha così commentato: “Vince il
Napoli... ma grande Roma, favorita per il secondo posto che ha ancora
tre punti di vantaggio che diventeranno sei con la gara da
recuperare, anzi sette per il vantaggio negli scontri diretti. Per
non parlare poi che Benitez è chiatto, Callejon tiene le forfora e a
Mertens gli sono uscite le emorroidi”
A
questo punto con quel poco di voce che mi è rimasta direi: Cara Roma
vai Pjanic perchè anche se hai l'aiuto De Sanctis per la seconda
volta ti abbiamo diStrootman.
Diodato
De Martino
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