domenica 9 marzo 2014

Napoli – Roma: addio corde vocali

Napoli – Roma era la partita da vincere senza eleganti e ornati confezionamenti. Bisognava battere i giallorossi per dare linfa a quell'obiettivo secondo posto, unico e vero diktat imposto alla squadra dalla dirigenza.
Categorico era stato infatti il presidente De Laurentiis alla vigilia dell'incontro: “Preferisco evitare i preliminari”
Sei il solito maschilista! - La replica piccata della moglie Jacqueline - Ricordati che per noi donne le coccole sono importanti!”
Gara dunque decisiva e per questo curata da Benitez soprattutto sul lato motivazionale. L'attesa è stata estenuante per una partita che poteva decidere le sorti di una stagione. Il tecnico spagnolo pochi minuti prima dell'ingresso in campo ha raccolto attorno a sé l'intera squadra e ha detto: “Ragazzi è l’ora X”
Azz! Già si sono fatte le dieci!” ha ribattuto Insigne che aveva acquistato per l'occasione un orologio con i numeri romani.
Poi il mister ha continuato a caricare i suoi: “L'importante per vincere è non fare nessun passo falso..”
Mannaggia, e mo come faccio? Io ho le scarpe della Naik, - ha risposto disperato Maggio - le ho comprate proprio ieri mattina fuori Forcella...”
Per quanto riguarda invece la Roma, Garcia rinuncia a sorpresa a Dodò che si accomoda in panchina affianco a Dudù e Dadadà della celebre canzone “Trottolino amoroso”
La gara parte con tanta intensità ma poca precisione nei passaggi. In particolare è il solito Inler a palesare la sua consueta imprecisione svizzera. Tant'è che Benitez a un certo punto si è alzato dalla panchina e ha urlato: “Gokhan cambia gioco velocemente!”
E Inler: “Devo lanciare lungo sugli esterni?”
No, devi cambiare gioco quanto prima, io ti consiglio l'ippica o le bocce.” la replica rassegnata di Benitez.
Se le due squadre in campo erano in piena confusione, l’arbitro sicuramente non era da meno. Infatti, dopo un duro contrasto a centrocampo, Hamsik è corso verso il direttore di gara dicendogli: “Arbitro, fallo!”
Che devo fare?” la risposta smarrita di Rocchi.
Ad ogni modo la Roma per larghi tratti ci ha messo in difficoltà, soprattutto con la velocità di Gervinho che nel finale di primo tempo ha rubato palla ad Albiol ed è scappato via in velocità. La sua fuga fortunatamente è stata breve. Le guardie lo hanno preso subito e lo hanno arrestato per furto.
Nella ripresa il Napoli non riusciva a scardinare la roccaforte avversaria con i minuti che passavano inesorabili. Ma poi Ghoulam pennella la giusta parabola per la testa di Callejon che deliziosamente manda la palla in rete. Ed è stato proprio nel preciso momento che il pallone ha varcato la linea bianca della porta di De Sanctis che le mie corde vocali mi hanno salutato e mi hanno detto: “E' stato un piacere, noi ce ne andiamo...” E così le ho perse per sempre.
A fine partita comunicavo a gesti, e mi aggiravo per casa in stato confusionale, ma sono riuscito però ad assistere a quello che tutti hanno considerato un fenomeno paranormale: Lo spirito del telecronista Rai Gianni Cerqueti aleggiava ancora sullo stadio San Paolo dopo la gara di coppa Italia e al novantesimo si è impossessato del corpo del telecronista Sky Maurizio Compagnoni che al triplice fischio dell'arbitro ha così commentato: “Vince il Napoli... ma grande Roma, favorita per il secondo posto che ha ancora tre punti di vantaggio che diventeranno sei con la gara da recuperare, anzi sette per il vantaggio negli scontri diretti. Per non parlare poi che Benitez è chiatto, Callejon tiene le forfora e a Mertens gli sono uscite le emorroidi”
A questo punto con quel poco di voce che mi è rimasta direi: Cara Roma vai Pjanic perchè anche se hai l'aiuto De Sanctis per la seconda volta ti abbiamo diStrootman.

Diodato De Martino

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