Dimaro. Val di Sole.
Trentino. Per smaltire le scorie delle vacanze e per preparare la
stagione che verrà, l'intera truppa azzurra si è riunita per
mettere benzina nelle gambe e caricarsi di buoni propositi per un
anno calcistico che incombe.
Appena entrati in
campo per la consueta seduta d'allenamento, Insigne si è avvicinato
a Benitez chiedendogli: “Mister, visto che siamo venuti a Dimaro
potrei fare un paio di tiri in porta?” Permesso concesso e tiri
verso lo specchio eseguiti dal napoletano.
L'allenatore a quel
punto era pronto per iniziare la seduta atletica quando Lorenzo
nuovamente gli ha chiesto: “Mister scusi, ma siccome siamo venuti
fin qua, posso calciare un'altra volta in porta?”
Al che il tecnico
spazientito lo ha ripreso: “Ma cosa pensi di voler fare qui a
Dimaro?”
“Ritiro...” ha
replicato convinto Insigne.
Insomma nuova
stagione ma vecchi siparietti.
La grande novità
per il Napoli 2014/15 è il secondo main sponsor che comparirà sulle
casacche da gioco: la pasta Garofalo. Si vocifera che sia stata
scelta perchè è la preferita da Marek Hamsik. Difatti la Garofalo è
stata ormai ribattezzata da tutti come la pasta del capitano,
rigorosamente al dente.
Per
quanto riguarda invece il comparto dirigenziale, Bigon, vista
l'enorme mole di lavoro, ha chiesto a De Laurentiis di poter assumere
una segretaria che lo coadiuvasse. Il presidente ha avallato la
richiesta del ds, consigliandogli però un trucco per scegliere
quella giusta: “Fai come ho fatto io in tutti questi anni. – ha
suggerito De Laurentiis – Ricevi l'aspirante segretaria nel tuo
ufficio
e falle trovare per terra un biglietto da 100 euro; poi con una scusa
allontanati e osserva quello che succede. La reazione di ognuna di
loro sarà molto utile per te”.
Dopo qualche
giorno il presidente ha rincontrato Bigon a Dimaro e curioso gli ha
chiesto: “Allora Riccà, come è andata la scelta della
segretaria?”.
“Ho fatto
come mi ha detto lei, – ha replicato il giovane direttore - la
prima ha raccolto la banconota e l'ha messa velocemente nella
borsetta. La seconda l'ha raccolta e me l'ha consegnata. La terza
invece ha fatto come se niente fosse”.
“E tu quale
hai scelto delle tre?” ha chiesto curioso De Laurentiis.
E Bigon:
“Ovviamente la seconda”
“Hai
preferito quindi assumere la più onesta?”
“No,
veramente era quella con le tette più grosse!” ha risposto Bigon
asciugandosi con la mano un filino di bava.
Ma
ritorniamo al campo. Benitez, concluso il lavoro atletico, ha
cominciato quello tattico. Anche quest'anno l'allenatore spagnolo si
è ostentato a riproporre come modulo di gioco lo spregiudicato
4-2-3-1. L'opinione pubblica caldeggia uno schieramento più coperto
ed equilibrato ma Benitez si è intestardito col suo modulo e
non vuole cambiarlo. Pensate che addirittura si è tatuato la scritta
4-2-3-1 sul pene. Si dice che a letto con la moglie spesso le
sussurri: “Lo vuoi vedere il fallo tattico?”
La seduta di
allenamento era quasi conclusa quando Insigne si è avvicinato di
nuovo al tecnico dicendo: “Mister, mi perdoni per l'incomprensione
di prima. Ora mi è tutto più chiaro. Ho capito come stanno le cose
e ho deciso di tornarmene a casa”
“Ma cosa stai
dicendo Lorenso? - ha replicato Benitez - Ma ti rendi conto che
abbiamo fatto centinaia di chilometri per venire ad allenarci qui a
Dimaro e tu vuoi tornare a casa?
“Appunto, mi
ritiro...” ha esclamato un Insigne che lontano dalla sua Napoli è
apparso sempre più disorientato tra i verdi monti della Val di Sole.
Diodato De Martino
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