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Torniamo quindi ai fatti reali, sottolineando che in
casa azzurra il tecnico Benitez sta gestendo con difficoltà
l'evidente problema della mancanza di uomini arruolabili sulla
fascia. Difatti, con gli infortuni contemporanei di Zuniga, Insigne,
Mertens e con Ghoulam ormai prossimo partente per la coppa d'Africa,
a sinistra il Napoli sta perdendo così tanti pezzi che nemmeno il
Partito Democratico era riuscito a fare tanto negli ultimi anni.
E così, manco a dirlo, è impazzato irrefrenabile il
calciomercato con un interminabile toto-nomi per individuare
l'esterno sinistro che il Napoli dovrebbe acquistare a Gennaio.
Giornalisti e opinionisti hanno così stilato ognuno una piccolissima
lista di nomi papabili per il mercato azzurro. In poco più di una
settimana, infatti, hanno elencato come possibili nuovi arrivi tutti
i calciatori dell'almanacco Panini dal 1958 ad oggi. Terminati i
quali hanno cominciato a citare i giocatori di rugby, di ping pong e
quelli della Nazionale Cantanti. Tanto è vero che nelle ultime ore
sembra che i due nomi più caldi per l'esterno d'attacco siano da
scegliere in uno tra Martin Castrogiovanni e Niccolò Fabi.
Intanto, però, è arrivato il Cagliari al San Paolo e
Benitez ha dovuto far fronte alla complicata emergenza sull'out
mancino con gli uomini rimasti a disposizione. In allenamento le ha
provate tutte, schierando sulla fascia prima De Guzman, poi Hamsik,
poi Ghoulam, poi Mesto, fino a provare addirittura il terzo portiere
Colombo perchè pensava fosse bravo sulle ali.
Al netto dei problemi di formazione, però, c'è da dire
che a Fuorigrotta si è assistito ad un match spettacolare, con a
confronto due moduli tattici spregiudicati diretti da due tecnici
come Benitez e Zeman che hanno sempre fatto del gioco d'attacco il
loro dogma calcistico. Due allenatori che sicuramente se fossero
stati al governo non avrebbero mai potuto ricoprire la carica di
Ministro delle difesa.
Pensate che Napoli e Cagliari in campo sono stati
talmente votati all'offesa che la gara si è conclusa con 8 querele
per diffamazione, 6 denunce per calunnia e oltraggio e 14 risse con
spintoni e percosse.
Il Cagliari si è presentato al San Paolo con una difesa
talmente alta che Zeman ha schierato come marcatori i Watussi, gli
altissimi negri.
Come era quindi facilmente prevedibile, la partita è
terminata con un risultato ricco di gol: 3-3. Gli azzurri hanno
ancora una volta palesato imbarazzo nel reparto difensivo che ha
patito l'attacco sardo che con Ibarbo, Farias e Cossu ha segnato a
più non possu.
Dalla panchina Benitez, assistendo ai reiterati svarioni
di Henrique contro gli attaccanti cagliaritani, ha continuato invano
a gridargli: “Henrique devi chiudere! Henrique devi chiudere!
Henrique devi chiudere...col calcio! E' arrivato il momento di darti
al golf!”
Anche a centrocampo la squadra partenopea ha palesato i
suoi atavici limiti tecnici. Nonostante il gol, pessima è stata la
prova di Inler che ancora una volta si è limitato ad appoggiare la
palla al compagno vicino, non effettuando mai un passaggio in
profondità o un lancio filtrante. Ormai lo svizzero è stato
ribattezzato il “Cruciverba incompiuto” visto che fa tutti gli
orizzontali e mai un verticale.
Dell'altra pedina della coppia di mediani schierata da
Benitez ne conosciamo poi benissimo le peculiarità. Ovviamente sto
parlando di colui che finisce per ano e quando si sforza ad impostare
la manovra fa decisamente cagare. Potrebbe sembrare l'intestino
retto, ma in realtà mi sto riferendo a Gargano.
Insomma per il Napoli si è paventata l'ennesima
occasione persa per tenere il passo della due apripista, Juve e Roma,
che guidano incontrastate la classifica.
Contro gli uomini di Zeman ci si attendeva infatti una
vittoria fluida e netta ed invece il Napoli con un rocambolesco 3-3
balbetta nella prestazione e alla fine inca...Cagliari mestamente
davanti ai suoi tifosi.
Diodato De Martino
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