martedì 12 novembre 2013

Il calcio sta morendo?

Stadio San Paolo, ore 14,57 Napoli – Chievo, le squadre stanno per fare il loro ingresso in campo. Curve pronte a caricare i propri beniamini. E' la curva B a innalzare il primo striscione: “Ciao Gianni, per sempre nei nostri cuori”
Ore 15,00 il capo fila è capitan Hamsik che guida l'ingresso degli azzurri. L'adrenalina comincia a salire e la curva A srotola il suo stendardo “Massimo non ti dimenticheremo mai”
Fischio di inizio. Il Napoli parte forte e schiaccia il Chievo nella sua metà campo. E' ancora la curva A ad esporre un nuovo striscione: “Christian non mollare”
Ed Insigne con imbarazzo si rivolge a Maggio: “La vuoi finire di fare sti puzz che si sentono fino a sopra la curva? Non facciamo sempre ste figure di m.....”
Al quarto d'ora il Napoli prova a imbastire una nuova trama di gioco ma dopo uno sterile possesso l'azione d'attacco si spegne.
Immediato lo striscione della curva B: “Ciao azione d'attacco rimarrai sempre nei nostri cuori”
Napoli poco incisivo nella costruzione del gioco dove al centro Inler non sembra nella sua giornata migliore. La tribuna si spazientisce con lo svizzero destinandogli commenti poco ortodossi: “Ma cosa fa sto morto di Inler!”
Immediata la risposta della curva “Ciao Gokhan. Per sempre con noi”
Niente da fare, ancora un necrologio proviene dal settore del tifo organizzato. Persino De Laurentiis dalla tribuna autorità sbotta: “E basta con questi striscioni. Ci avete proprio ucciso la salute...”
Ciao Salute. Per noi sarai sempre la prima cosa....” la replica dagli spalti
Termina il primo tempo e i giocatori in panchina nell'attesa della ripresa del gioco improvvisano un po' di torello e ammazzano il tempo.
Puntuale la Curva A: “Ciao Tempo. Sei trapassato ma sei presente!”
Nell'intervallo ne approfitta Mertens per contattare il capo ultras della curva per avere qualche notizia di prima mano. “Scusate, siccome tengo a mio nonno in Belgio che non sta tanto bene, volevo sapere se sapevate se c'era qualche striscione in programma per lui. Così, giusto per organizzarmi.”
E il capo ultras: “Un attimo che controllo sul necrologio notes... allora nella lettera M in ordine di uscita c'è Mammato, Meloni, Mercurio, eccolo qua...Mertens... dunque a tuo nonno tocca tra due settimane in occasione di Napoli – Palermo. E' pure un posticipo serale così facciamo una bella cosa illuminata....”
Ma insomma a cosa siamo arrivati? Il San Paolo è il tempio del calcio. Una struttura sicuramente fatiscente, degradata ma pur sempre pulsante di una passione sconfinata per quella maglia azzurra come il cielo. San Paolo che ha ospitato campioni internazionali di ogni tempo e che si è sempre distinto per una tifoseria calda e ironica, rendendola unica al mondo. Striscioni esposti dalle curve hanno fatto storia e rimangono indelebili nella memoria di ognuno. Eppure da un po' di tempo quei meravigliosi striscioni di incitamento e sfottò sono stati avvicendati da altri di tutt'altro genere. Per carità, rispetto massimo per chi ci lascia ma riservare striscioni esclusivamente a saluti di addio sembra davvero eccessivo.
Intanto, tra uno striscione e l'altro immortalato durante la partita, è terminata Napoli – Chievo e così con il triplice fischio dell'arbitro anche questo mio articolo è finito.
Ciao Articolo. Il tuo ricordo rimarrà impresso sempre a chiare lettere!” questo il commiato finale della Curva B all'uscita dei giocatori dal campo.

Diodato De Martino

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